Sapone artigianale realizzato
da Goran Guglielmi
Non è solo la politica ad essere in crisi per le più svariate motivazioni, ma il problema più grosso è senz'altro la crisi economica, conclamata ormai in crisi di sistema. Chi in questo sistema non ci ha mai creduto e non vi ha riposto fiducia alcuna è meno sorpreso di molti altri, fatto sta che siamo ad una bella resa dei conti.
Latouche parla di decrescita felice; le economie non sanno più come creare ricchezza perché le lobbies dettano condizioni inviolabili; mancano i soldi, manca la liquidità, quella che unge e fa girare l'ingranaggio dentro al quale ci siamo tutti.
Allora si comincia a ragionare in termini di taglio alle spese: togli Sky, togli il telefono fisso, smetti di fumare, riempi una brocca d'acqua dal rubinetto invece della bottiglia di minerale piena di "buone proprietà chimicamente accertate", fai la marmellata e la baratti coll'amico che produce il miele o altre conserve, pianti un pezzo d'orto della serie "meglio quello invernale perché va avanti da solo", ti lavi le mani col sapone di Marsiglia che ha fatto il tuo amico Goran, utilizzando gli scarti dell'olio di oliva di cui sei produttore.
Càspita, che meraviglia: non fa schiuma, sgrassa e pulisce benissimo, dura un casino e quando ti asciughi le mani è come se ti fossi dato una crema ammorbidente!
Lo sapevamo che era una presa per il sedere quando ci hanno spinto alla modernità e al consumismo; lo sapevamo che tutta quella chimica avrebbe inquinato e prodotto montagne di rumenta; lo sapevamo e non volevamo starci a quel gioco, a quel giro vizioso, che ci ha resi pelandroni e dipendenti dal sistema e dal nostro egoismo...
E adesso quel mondo di lustrini si sta spegnendo. Speriamo di essere ancora in grado di decrescere felicemente, almeno noi che siamo rimasti legati alla terra.
11 commenti:
Pia, mi sono permesso di riflettere su questo tuo interessantissimo Post attraverso il mio Blog (http://lacasadinico.blogspot.com) anziché sul commento. Era troppo lungo.
Pia, io ho da parte una ventina di litri di olio non più buono. Era quello delle olive gelate dell'anno scorso. E' pronto per il sapone.
e poi sai cosa c'é, non andremo più a Sharm el Sheik (omologazione, omologazione)a fare le vacanze estive ma nella spiaggia di rattaconigli....a sciare non più a S. Moritz ma andiamo a Monesi.......
@ Alberto: l'importante è che non sia rancido perche mi da dei problemi sia per la saponificazione sia per l'odore che poi resta nel sapone...
Pia, io lo comprerei volentieri questo sapone, anche per un'amica veneta. Dove posso trovarlo?
ciao
Filo: suo papà ha il negozio di alimentari in via Tenda, a Ventimiglia, quello "sempre aperto" per capirci...
Credo proprio che un punto importante sia il fatto di essere legati alla terra. E' un grande vantaggio. A un certo punto, dei lustrini, possiamo fare anche senza.
Grazie di questa riflessione che hai proposto, cara Pia!
Ciao,
Lara
Noi , io e mio marito , saranno 10 anni che non si va in vacanza . Sapone!!Sono d'accordo con tutto,molto ben espresso. La mia famiglia è ufficialmente in decrescita , non ancora al gratta e vinci ma quasi . Si deve solo trovare il sistema di farla diventare un pò più felice..
che bello ritornare alle origini. noi, però, legati alla nostra terra e a ciò che produce e con i piedi ben piantati, i lustrini li abbiamo sempre guardati con diffidenza ed ora il salto è più attutito! buon pomeriggio...quasi primaverile!
Che fortuna ! Eravamo poveri e ora che si diventa più poveri ancora non ci fa fatica, non come quei disgraziati che andavano in vacanza 10 volte l'anno , spendevano e spandevano, ville con piscina e compagnia bella..Poveracci , come faranno a adattarsi?
grazie per il bellissimo post, spero accenda discussioni e porti contributi.
sicuramente una visita a ventimiglia (la prima uscita in bicicletta, forse già domani).
anche se il sapone quadrato di Marsiglia è lo sciampo che mia mamma usa da 70 anni ed il sapone da barba e per le mani e la mia faccia.
ciao Pia
Posta un commento