Come tutti coloro che ha ferito
il dolore più forte,
quello che stringe alla gola
e ti soffoca senza ragione,
il duro, labirintico
dolore dell'esistere,
il terrore di ogni passo,
come se ci fosse
un baratro ad attenderti
e il senso che sarà finito tutto
di colpo come per un proiettile
di fucile
come tutti coloro che ha ferito
un dolore così
smodatamente ho amato la carne
e cercato il piacere e idolatrato
la bellezza terrena.
Non ho da chiedere perdono a nessuno,
Dio lo sa se sei stato uomo di pena
Giuseppe, per diventare uomo
di gioia, per essere
come sei.
Giuseppe Conte (Imperia 1945)
Carceri
13 ore fa
6 commenti:
Molto belle questa parole,amare e nello stesso tempo piene d'amore per la bellezza terrena.
Esisterà una verità per tutti ? Oppure ognuno ha la sua e basta?
Namastè
davvero una bella poesia son ancora utili i blog
Molto ' intima' : di chi ha sofferto con la propria pelle.
Tutte le ferite lasciano il segno... ma si rimarginano.
"essere come sei"già solo mettere in pratica il senso di queste tre parole richiede un compito immane.
effettivamente quando si è vissuta l'esperienza di come si possa passare repetinamente dallo stato di salute al malessere, e complice l'età,il terrore di ogni passo è ben presente. Attenuato dal piacere di vivere le piccole-grandi cose che la vita ci offre.
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