martedì 4 gennaio 2011

Elogio al maestro

Pianta di fico

Ogni anno, immancabilmente, passo per il lungo Nervia, lato Camporosso mare, per godermi lo spettacolo della potatura che riceve questa pianta di fico. (Cliccare sulle foto per ingrandirle: merita...)


E' uno spettacolo più unico che raro, visto che i bravi giardinieri di un tempo dalle nostre parti pare siano spariti. Di giardinieri ce ne sono molti, ma di bravi giardinieri nemmeno l'ombra. Potrebbe sembrare un'affermazione un pò presuntuosa, ma trova facile riscontro se solo si osservano le potature delle piante lungo i viali cittadini di Ventimiglia con quelle praticate nella vicina Francia.


Ma il fico, il fico del camping sul lungo Nervia è un'opera d'arte, il cui autore merita senza indugio un elogio. Già quando lo si intravede in lontananza appaga lo sguardo, per non parlare poi di quante cose suscita quando lo si osserva da vicino.


I tagli sono tutti perfetti, sia sullo scotto maestro, sia su quelli laterali di asportazione di rami superflui. E proprio questi ultimi, quando si rimarginano, richiudono talmente bene la pelle della pianta dalla ferita che è come se in quel punto non fosse mai stato praticato nessun taglio: incredibile connubio di armonia tra l'uomo e la pianta! Ingrandendo le foto, infatti, si può notare come la corteccia assomigli alla pelle di un elefante...


Ho tentato di riprodurlo nella sua interezza, ma l'ostacolo della rete di recinzione e della siepe di edera hanno limitato il risultato: in realtà ho alzato le braccia e scattato "al buio" la foto che tuttavia riesce a dare un'idea di quel capolavoro della natura e dell'intervento dell'uomo.
Mi è rimasto solo un dubbio: ma quel fico, ne farà di frutti? Dalle mie parti nessuno li pota e ogni anno sono carichi di fichi. Sarà il caso che questo autunno vada a controllare...


2 commenti:

gian paolo ha detto...

Anche la potatura è un fatto d'amore e il discorso si collega bene a quanto scrive alberto all'http://albertocane.blogspot.com/2010/12/luigi-zoja-la-morte-del-prossimo.html

garabondo ha detto...

la prima cosa che ho visto, guardando le foto è stata il suo essere vivo.
di un albero potato così si vede la sua vivezza.
ed è cosa che ti garantisco, non tutti pensano quando si vede un albero.

ciao e a presto