senza paura della tempesta
uno che abita la battigia
uno che abita la frontiera
uno che sulla sabbia nera
corre e fa capriole
aspettando che torni il sole.
Onde e vento lo prendono
schiume, salino, nuvole
e lui continua a correre
tra nebbie che disorientano
e fulmini che scardinano.
Se io con lui mi lamento
che sono un bronco gettato
sulla riva dalla marea
orme di cani e gabbiani
un groppo di nudi rami,
ride, mia vita, e dice:
"Tu sei quello che ami."
Giuseppe Conte (Imperia, 1945)
3 commenti:
Anche il mio ultimamente è un pò irrequieto, ma non mi lamento... anzi mi spiace quando non lo sento.
Buona giornata
Bello questo dialogo tra sé come se si parlasse con un'altra persona!
Ciao Pia, buon fine settimana pasquale.
Un daimon appassionato della vita.
Ciao, Pia :)
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