lunedì 28 settembre 2009

Si viaggiava così...

Filobus della S.T.E.L*

"...Gli zii, invece, abitavano a Ospedaletti, Sanremo e Poggio.
Era consuetudine incontrarsi la domenica pomeriggio, soprattutto dopo che i nonni si erano trasferiti in Liguria dall'Emilia e, a turni della durata di due-tre mesi, risiedevano presso i loro figli.

Filobus della S.T.E.L*

Percorrevamo l’Aurelia per raggiungere le varie abitazioni e mi sorprendeva scoprire che, al di sopra di essa, c’erano i fili elettrici che fornivano l’energia ai filobus: da Ventimiglia a Taggia si snodava questo reticolo e i mezzi, all’epoca di colore bianco e blu, trasportavano silenziosamente i passeggeri. Ogni tanto una scintilla lasciava presagire qualcosa di pericoloso, ma presto tutto tornava alla normalità...

Corriera della S.A.T.I.*

I filobus erano gestiti dalla S.T.E.L., una società che era in stretta concorrenza con la S.A.T.I., i cui mezzi di trasporto erano le corriere con normale motore a scoppio.

Bigliettaio sul filobus*

Sul filobus il bigliettaio occupava un posto a sedere in fondo al veicolo e aveva una mensolina con comodi comparti per riporre il denaro proveniente dalla vendita dei biglietti. Sulla corriera, invece, il bigliettaio passava nel corridoio tra i sedili, riponeva il tutto dentro ad un’apposita borsa di cuoio a tracolla, dotata di vari settori e, data la sinuosità dell’Aurelia, spesso assumeva strane posizioni per non perdere l’equilibrio…"

Da Aurelia for me di Pia Viale
*Le foto sono tratte dalla bacheca di Achille Pennellatore

14 commenti:

skip ha detto...

Ricordo bene il filobus bianco e blu che prendevo ogni mattina per andare a scuola.

Splendide foto!

Riverinflood ha detto...

Quando l'antico ci tormenta per la sua bellezza! Ciao!

Andrea De Luca ha detto...

Ciao, complimenti per il blog!
Ti va uno scambio link?

Fammi sapere sul mio

Anonimo ha detto...

Ciao Pia grazie per le bellissime foto. Ricordo il fascino del filobus bianco e blu con le sue scintille, insieme affascianti e inquietanti. Penso di averlo preso uno degli ultimi anni (metà anni 80) per recarmi a villa Hambury.

pia ha detto...

Andrew come no, certo che mi va lo scambio di link.. anzi, io ho già fatto e sei sul blogroll.. Grazie!

Alberto ha detto...

Queste foto rimestano, e devo dire che il sentimento non è del tutto spiacevole, nella mia nostalgia.

Ma perché tutti i mezzi tra Ventimiglia e Sanremo non sono elettrici?

raggio ha detto...

quante occasioni di lavoro perdute...ora c'è solo un conducente, ma le persone viaggiano tutte, o quasi, senza biglietto, con una forte perdita dell'azienda... a quei tempi, il biglietto si aveva, sempre...

bei ricordi... a Castè l'autista portava anche le medicine e gli si dava 50,poi 100 lire "per la commissione", si andava ad aspettarlo a fine corsa, ma niente era dovuto, si apprezzava l'azione e si ricompensava... anche da te?

la signora in rosso ha detto...

Anche a Mestre c'era il filobus....
Ora stanno seminando il tram... domani chissa?

pia ha detto...

raggio altrochè! sì. l'autista portava le medicine soprattutto per i vecchi e gli si dava la mancia... umanità spontanea, ma perduta...

Roberta ha detto...

questi me li sono proprio persi......
ieri mio figlio mi ha detto:
Mamma perchè devo fare il biglietto sulla corriera se non c'è mai il controllore?
Ciao pia, roberta.

Gianna ha detto...

Un tuffo nel passato, ricordo sì!

Bellissime foto!
Buona giornata.

Sileno ha detto...

Sicuramente sarò nostalgico (assolutamente non del ventennio, sia chiaro), ma di quegli anni in cui c'era ancora tanta fame ma si aveva un'identità e si camminava verso un futuro.
Questo mi evocano le tue foto delle vecchie corriere.

giarevel ha detto...

Cara Pia,
che bel post, sono molto affezionato ai filobus, mio nonno e poi mio zio li hanno guidati per anni e da bambino costringevo mia nonna a portarmi al capolinea per vederli arrivare. Ho un vago ricordo di quello blu e bianco panciuto e delle scintille delle aste di cui parli tu.
Il tema tra l'altro è di stretta attualità, visto che RT è in rosso ed è stata proposta la sua fusione con le aziende della provincia di Savona.
Ti mando un link particolare. E' un filmato della corriera Taggia - Triora degli anni '50, pubblicato da mio fratello Franco su ZemiaFilm: http://zemiafilm.wordpress.com/2009/08/13/larma-da-stoia-la-grotta-della-storia/

Emiliano ha detto...

ciao ragazzi e complimenti a Pia per la passione, ho creato un blog per chi volesse condividere i ricordi di Bordighera degli anni 70-80. L'impianto aereo dei filobus, con i tipici archetti per scavalcare il filo, continua ad esserci ! Perchè non li utilizzano più ??