Ginestra in colorazione lilla
Siamo giunti alla volata finale: la stagione della ginestra sta per concludersi e il bilancio dell'annata è negativo. Solitamente il freddo è proprizio per la vendita dei fiori, ma quest'inverno abbiamo assistito a dei fenomeni commerciali assai anomali: il prodotto era poco e i prezzi contenuti, cosa che non si era mai verificata e che pone seri interrogativi.
Molto probabilmente la crisi economica che investe un pò tutti i paesi è la causa di questi andamenti e continuare ad operare in questa incertezza è assai gravoso: si investe denaro e tempo e si rischia di lavorare per 4-5 mesi senza un equilibrato ritorno, considerando che parte del raccolto deriva da produzioni biennali e non annue.
Non è la solita solfa del contadino insoddisfatto, ma una problematica reale che demoralizza anche psicologicamente, sottraendo energie e fiducia nella propria attività, visti anche la notevole fatica e lo stress.
Anche noi, come molte altre categorie, siamo nelle curve.
Non è la solita solfa del contadino insoddisfatto, ma una problematica reale che demoralizza anche psicologicamente, sottraendo energie e fiducia nella propria attività, visti anche la notevole fatica e lo stress.
Anche noi, come molte altre categorie, siamo nelle curve.
6 commenti:
Ed è un vero peccato con queste meraviglie che ci presenti. Ma il problema, a parte la crisi, non è anche della concorrenza di altri Paesi?
@Alberto La ginestra è un fiore di nicchia, sono cinquant'anni che assolve una precisa funzione nei mesi invernali, accompagnando tulipani e ranuncoli. E' pressochè insostituibile e ciò che sorge spontaneo pensare è un calo di domanda a causa della crisi. Spero ci arrivino delle risposte dalle persone più addentro alla materia, perchè abbiamo bisogno di capire che sorte ci toccherà. Abbiamo già visto molte coltivazioni sparire e anche a questa potrebbe toccare la stessa sorte.
Purtroppo le variabili che influenzano l'andamento del mercato floricolo di anno in anno non sono prevedibili, mi sembra che la floricoltura sia affidata solo al buon senso dei coltivatori, senza una seria programmazione o un piano di sviluppo che analizzi investimenti, perdite,convenienza del settore e faccia delle previsioni per il futuro.
Ciao Pia.
Non ci resta che consolarci con queste belle immagini.
"Non è la solita solfa del contadino insoddisfatto, ma una problematica reale che demoralizza anche psicologicamente, sottraendo energie e fiducia nella propria attività, visti anche la notevole fatica e lo stress".
Pia non potevi trovare un modo migliore per descrivere il momento che solo chi vive questo periodo in prima persona può capire!
Io ascolto quotidianamente il disagio e credimi, il più delle volte non trovo il modo per alleviare le frustrazioni!!!
Ciao, Roberta.
Queste sono opere d'arte della natura, la loro produzione dovrebbe essere incrementata perchè tutti possano goderne. Sono fiori bellissimi.
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