I cittadini contano solo il giorno delle elezioni
(Jean Jacques Rousseau)
Sabato scadeva il termine per presentare le liste elettorali e, da quel momento, è iniziata la campagna elettorale. Durerà meno di un mese e succederà che, come sempre, ci ritroveremo ad incontrare a qualsiasi ora, in qualsiasi luogo ed in qualsiasi occasione, coloro che si sono candidati al consenso dei cittadini.
Insomma, inizia quella rivoltante visibilità-acchiappavoti che ha lo scopo di persuadere gli elettori ad esprimere la propria scelta.
E' già da molto tempo che o non vado a votare o vado a votare contro; ho sempre pensato che non avrei mai chiesto voti in caso di candidatura ed ho scoperto che sarebbe sbagliatissimo, perchè la gente apprezza essere contattata, considerata e contraccambia tutto ciò con il proprio voto.
L'unica cosa di cui sono certa è che la visibilità-acchiappavoti o l'essere contattata direttamente non mi sfiorano minimamente: mio malgrado so come fare, anche se è sempre più difficile andare a votare con una serena convinzione.
Insomma, inizia quella rivoltante visibilità-acchiappavoti che ha lo scopo di persuadere gli elettori ad esprimere la propria scelta.
E' già da molto tempo che o non vado a votare o vado a votare contro; ho sempre pensato che non avrei mai chiesto voti in caso di candidatura ed ho scoperto che sarebbe sbagliatissimo, perchè la gente apprezza essere contattata, considerata e contraccambia tutto ciò con il proprio voto.
L'unica cosa di cui sono certa è che la visibilità-acchiappavoti o l'essere contattata direttamente non mi sfiorano minimamente: mio malgrado so come fare, anche se è sempre più difficile andare a votare con una serena convinzione.
10 commenti:
Sono d'accordo con te solo in parte. Purtroppo, per mia formazione culturale, non sono mai stato un fautore del "non-voto" e dell'astensione. Il voto è ancora una delle poche cose che ci rimangono, come cittadini, per dire come la pensiamo. Vero è che, negli ultimi anni, con l'antipolitica che ci viene propinata ogni giorno, l'andare al voto è stato svuotato di ogni senso e potere.
Ci hanno rubato anche questo.
La verità è che, al di là del voto in sè e per sè, agli italiani non interessa più la politica nè, tantomeno, a che cosa questa porti e come questa venga condotta.
Saluti
Il massiccio presenzialismo dei candidati (anche nella buca delle lettere) rappresenta esclusivamente la concretizzazione dell'ipocrisia.
C'è chi ci mangia in questo bailamme di vasa-vasa e strette di mani. IL consenso si conquista col duro lavormo sociale e politico negli anni e non nel giro di un mese dove lorcandidati (questi poco illustri sconosciuti) pretendono la nostra fiducia e di conseguenza il voto.
NON andare a votare, o andarci solo per votare CONTRO: è ormai da qualche anno anche il mio dubbio.
@andreacamporese: in linea teorica il non-voto non ha mai ragione, ma il votare questa plebaglia di incapaci ed arrivisti per tornaconto personale (sigh, anche nella ormai EX sinistra) non equivale a legittimare lo status quo?
Ciao a tutti:(
Per i candidati l'ideale è che nessuno vada a votare e che quindi sia sufficiente il loro singolo voto per essere eletti.... Per me il voto è un dovere e chi non va a votare 'vota'di fatto per la cattiva politica. E' persino banale ripetere che la 'democrazia' è in assoluto il male minore. Scegliere, impegnarsi, informarsi è faticoso e quasi sempre deludente ma ciascuno dovrebbe fare quel che deve e poi ... che avvenga quel che può.
Cazzo, Pia, metti sempre il dito nella piaga!
La situazione è degenerata: quello che dovrebbe essere un servizio reso alla società, oggi viene vissuto come un privilegio e da qui la "rivoltante visibilità-acchiappavoti".
Per due volte sono stato candidato nelle elezioni comunali e mi sono sempre rifiutato di chiedere il voto. Semplicemente ho detto che c'ero anch'io, insieme ad altri amici. Naturalmente non mi sono votato. Penso che dovrebbero esserci le liste dei candidati e basta e le persone dovrebbero scegliere in assoluta libertà, consapevoli dell'impegno, della serietà e responsabilità richiesta agli eletti. Non parliamo, poi, del "Ringraziamento finale agli elettori"! In un corretto sistema dovrebbero essere questi ultimi a ringraziare gli eletti per il sacrificio di tempo speso per il bene comune.
Anch'io penso che interessarsi della 'cosa comune' non sia una passeggiata divertente e a chi vi dedica il proprio tempo va una certa gratitudine. Ovviamente se non ne approfitta per farsi i propri interessi o quelli del suo più o meno occulto 'padrino'.Per questo sarebbe utile che i cittadini si alternassero nelle responsabilità di 'governo'. Circa la richiesta di voto, capisco e apprezzo la riservatezza, il pudore e la dignità, però incontrare i cittadini anche personalmente e dire loro che cosa ci si impegna a fare se eletti è giusto e necessario ( anche se è un po' imbarazzante e può essere frainteso). Poi, in 'gabina'( come dice il becero celodurista ) ogni elettore sceglierà liberamente come votare.
Certo che incontrare i cittadini per spiegare loro che cosa ci si impegna a fare è importante. Ascoltare le persone è sempre importante ed è sempre una bella esperienza anche se molto stancante! Quante persone, soprattutto anziane hanno bisogno di dire a qualcuno il loro pensiero!
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