lunedì 11 maggio 2009

La visibilità-acchiappavoti


I cittadini contano solo il giorno delle elezioni

(Jean Jacques Rousseau)

Sabato scadeva il termine per presentare le liste elettorali e, da quel momento, è iniziata la campagna elettorale. Durerà meno di un mese e succederà che, come sempre, ci ritroveremo ad incontrare a qualsiasi ora, in qualsiasi luogo ed in qualsiasi occasione, coloro che si sono candidati al consenso dei cittadini.
Insomma, inizia quella rivoltante visibilità-acchiappavoti che ha lo scopo di persuadere gli elettori ad esprimere la propria scelta.
E' già da molto tempo che o non vado a votare o vado a votare contro; ho sempre pensato che non avrei mai chiesto voti in caso di candidatura ed ho scoperto che sarebbe sbagliatissimo, perchè la gente apprezza essere contattata, considerata e contraccambia tutto ciò con il proprio voto.
L'unica cosa di cui sono certa è che la visibilità-acchiappavoti o l'essere contattata direttamente non mi sfiorano minimamente: mio malgrado so come fare, anche se è sempre più difficile andare a votare con una serena convinzione.


10 commenti:

andreacamporese ha detto...

Sono d'accordo con te solo in parte. Purtroppo, per mia formazione culturale, non sono mai stato un fautore del "non-voto" e dell'astensione. Il voto è ancora una delle poche cose che ci rimangono, come cittadini, per dire come la pensiamo. Vero è che, negli ultimi anni, con l'antipolitica che ci viene propinata ogni giorno, l'andare al voto è stato svuotato di ogni senso e potere.
Ci hanno rubato anche questo.
La verità è che, al di là del voto in sè e per sè, agli italiani non interessa più la politica nè, tantomeno, a che cosa questa porti e come questa venga condotta.
Saluti

coscienza critica ha detto...

Il massiccio presenzialismo dei candidati (anche nella buca delle lettere) rappresenta esclusivamente la concretizzazione dell'ipocrisia.

Unknown ha detto...

C'è chi ci mangia in questo bailamme di vasa-vasa e strette di mani. IL consenso si conquista col duro lavormo sociale e politico negli anni e non nel giro di un mese dove lorcandidati (questi poco illustri sconosciuti) pretendono la nostra fiducia e di conseguenza il voto.

MarLor_58 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
MarLor_58 ha detto...
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MarLor_58 ha detto...

NON andare a votare, o andarci solo per votare CONTRO: è ormai da qualche anno anche il mio dubbio.

@andreacamporese: in linea teorica il non-voto non ha mai ragione, ma il votare questa plebaglia di incapaci ed arrivisti per tornaconto personale (sigh, anche nella ormai EX sinistra) non equivale a legittimare lo status quo?
Ciao a tutti:(

cinema&libri ha detto...

Per i candidati l'ideale è che nessuno vada a votare e che quindi sia sufficiente il loro singolo voto per essere eletti.... Per me il voto è un dovere e chi non va a votare 'vota'di fatto per la cattiva politica. E' persino banale ripetere che la 'democrazia' è in assoluto il male minore. Scegliere, impegnarsi, informarsi è faticoso e quasi sempre deludente ma ciascuno dovrebbe fare quel che deve e poi ... che avvenga quel che può.

marziano gp ha detto...

Cazzo, Pia, metti sempre il dito nella piaga!
La situazione è degenerata: quello che dovrebbe essere un servizio reso alla società, oggi viene vissuto come un privilegio e da qui la "rivoltante visibilità-acchiappavoti".
Per due volte sono stato candidato nelle elezioni comunali e mi sono sempre rifiutato di chiedere il voto. Semplicemente ho detto che c'ero anch'io, insieme ad altri amici. Naturalmente non mi sono votato. Penso che dovrebbero esserci le liste dei candidati e basta e le persone dovrebbero scegliere in assoluta libertà, consapevoli dell'impegno, della serietà e responsabilità richiesta agli eletti. Non parliamo, poi, del "Ringraziamento finale agli elettori"! In un corretto sistema dovrebbero essere questi ultimi a ringraziare gli eletti per il sacrificio di tempo speso per il bene comune.

cinema&libri ha detto...

Anch'io penso che interessarsi della 'cosa comune' non sia una passeggiata divertente e a chi vi dedica il proprio tempo va una certa gratitudine. Ovviamente se non ne approfitta per farsi i propri interessi o quelli del suo più o meno occulto 'padrino'.Per questo sarebbe utile che i cittadini si alternassero nelle responsabilità di 'governo'. Circa la richiesta di voto, capisco e apprezzo la riservatezza, il pudore e la dignità, però incontrare i cittadini anche personalmente e dire loro che cosa ci si impegna a fare se eletti è giusto e necessario ( anche se è un po' imbarazzante e può essere frainteso). Poi, in 'gabina'( come dice il becero celodurista ) ogni elettore sceglierà liberamente come votare.

gian paolo ha detto...

Certo che incontrare i cittadini per spiegare loro che cosa ci si impegna a fare è importante. Ascoltare le persone è sempre importante ed è sempre una bella esperienza anche se molto stancante! Quante persone, soprattutto anziane hanno bisogno di dire a qualcuno il loro pensiero!