giovedì 11 marzo 2010

Bieléti

I bieléti

La giornata è stata piena di lavoro, come sempre in questo periodo.
Alle 7.00 p.m. sono in magazzino, c'è ancora lavoro per un paio d'ore, suona il telefonino: è Aldo, mio compagno di infanzia e amico da sempre che mi chiama dal bar tarttoria "Al I° binario" a Bordighera da lui gestito e mi dice: "Pì, stasera ci sono i bieléti..."
"Vengo, cerco di sbrigarmi e arrivo". Ho chiamato Germana, nostra comune amica e con una velocità supersonica sono riuscita a portare a termine l'operato entro le 8.30. Poi sono saltata in macchina e via verso Bordighera!

Un appuntamento immancabile, dato che erano tantissimi anni che non li mangiavo... e poi così, all'improvviso, last minute, Germana, Aldo ed io e la tavolata dei tassisti di Bordighera.
Per chi non li conosce, i bieléti sono le budella dello stoccafisso, cucinate a stufato con patate, aglio e prezzemolo, vino bianco e pomodorini, più una punta di peperoncino. Un gusto pieno, perchè no: contadino, che mi ha riportato alla condivisione che certe pietanze riservavano a mio padre e me.
Gaby, la cuoca, ha superato se stessa: erano perfetti; pur essendo tedesca, riesce a centrare l'italianità di certi piatti in maniera esemplare.
Il bello è che Aldo, quando ha chiesto ad alcune rinomate cuoche di Vallebona in che modo cucinano i bieléti, si è sentito rispondere che... non li avevano mai fatti! Avevano beneficiato delle arti culinarie dei genitori, dei suoceri, ma a loro non era mai capitato di prepararli.
E questo la dice lunga sull'impeto che mi è preso di andarli a degustare!

8 commenti:

raggio ha detto...

sono decenni che non li mangio. una volta era un piatto povero che spesso era sulle nostre tavole, ora è una piatto raro. forse è raro anche trovare i bieleti, in vendita, non li vedo mai...

la signora in rosso ha detto...

sembra un piatto appetitoso ....

pia ha detto...

@raggio li trovi a Nervia, da Scotto, in quella splendida pescheria.

@signorainrosso sì, è gustosissimo!

garabondo ha detto...

oh porca vile.....
mangiare i bieleti senza pensare a badalucco ed ai suoi.....
oh porca vile che ero libero
e che in queste occasioni se non sono libero mi libero.
ma sia.
complimenti per il gusto e sicuramente per la serata tra amici che vi invidio e che voi potete innaffiare con un vino fantastico che non riusciamo a copiarvi

pia ha detto...

garabondo ...beh, se è così, mandami un recapito telefonico via mail, almeno la prossima volta tento il contatto!

Alberto ha detto...

E' una vita che non li mangio, e adesso devono costare parecchio. Mi ricordo, proprio per il loro costo, che li cucinavano assieme allo stoccafisso. Buonissimi.

sessantotto ha detto...

Cercavo qualcosa sui bieleti che non mangio da più di cinquantanni e la prima traccia che ho trovato è questa. Approfitto per salutarti. E se li fanno di nuovo chiama anche me !!!!!

Arturo.

pia ha detto...

Sessantotto: Incredibile... Ieri sera ero alla cena con i compagni di scuola e abbiamo parlato dei bieléti... a qualcuno ho dovuto "spiegarli"... ma ne abbiamo parlato proprio ieri sera... ciò per me ha dell'incredibile, o allora è vero che siamo veramente tutti "collegati"...