E' stata bella davvero. Anche se mi imbatto spesso e volentieri nella contraddizione, pazienza, è un'epoca fatta così. Una settantina di scatti con la digitale sono una nullità, che però si è trasformata in un'esagerazione al momento di scegliere le foto per il post!
Sarò breve e lascerò così lo spazio alle immagini.
E' meno "pomposa" delle altre edizioni, ma più ricca di particolarità e significati. Graditissimo l'abbinamento delle specie vegetali con l'arte figurativa, la musica, la storia, la letteratura.
C'erano moltissime composizioni, alcune veramente belle e particolari, ma io ho scelto di proporvi questa e quella sopra perché sono state realizzate con i grì-grì (il nome italiano non lo conosco!), sì proprio quelli che da bambini sfregavamo con le dita dicendo: grì-grì, grì-grì, Pasca a l'é d'avrì (Pasqua è in aprile). Il nome, in realtà, indica il suono che produce quel leggero sfregamento.
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Altra particolarità: i naviganti portavano a casa dai loro viaggi delle orchidee, che venivano appese agli ulivi dai loro genitori contadini e che continuavano a vivere, tanto che vennero battezzate Figlie del vento.
Ad Euroflora sono state rappresentate benissimo in queste vetrine, dove penzolavano come sospese nel nulla...
E con brevi descrizioni, adesso scorreranno altre foto per darvi un'idea, seppur minima, di Euroflora 2011:
La partenza dei Mille
L'ulivo millenario della Sardegna
I colori dell'Unità d'Italia
Il ranuncolo di Biancheri "esclusiva mondiale"
Ranuncoli "normali"
Alstromeria bella
Alstromeria ancora più bella
Garofani di Sanremo profumati
Idem come sopra
Miniature di garofani
Glicine gigante
Varietà di glicine
Glicine giallo (!)
Orto sinergico
Baixaricò (Basilico) - Simbolo della cucina ligure
Forse è il post con il maggior numero di foto che io abbia mai fatto, ma credetemi... è niente rispetto a tutto quello che s'è visto!
I fiori ed il verde sono linfa vitale per l'essere umano sotto molti aspetti: impossibile resistere alla loro seduzione.
6 commenti:
Quello che chiami grì-grì e che a Soldano chiamiamo becìciura si chiama Muscari racemosum.
Bellissime, Pia.
Anche a Sgorra sono le "becìciure": si usavano per colorare le uova ... di gallina a Pasqua, facendole bollire in acqua con Muscari (grazie Fausto).
Ciao a te e lettori tuo blog.
P.s.: Hai visto via XX settembre con alberi e prato? Un po' artefatta, ma meglio del solito traffico.
Grazie Pia per averci fatto "sbirciare" un po' di Euroflora.
Devo dire che questa mostra trae origine dall'Esposizione dei fiori e delle piante da esportazione che ogni anno, dal 1951 al 1988 si svolgeva a Vallecrosia, nel periodo a cavallo delle festività natalizie.
Proprio in questi giorni è allestita una mostra fotografica nella sala comunale detta polivalente. Fino al 1 maggio dalle ore 15,00 alle 18,30 e, i festivi, anche dalle ore 10,00 alle ore 12,00. L’ingresso è gratuito.
Non ho visitato Euroflora, ma attraverso le tue foto ne ho avuto un ricco assaggio.
Il cartellone che hai ripreso nella prima foto riporta due errori, probabilmente di traduzione, ma il significato rimane lo stesso molto profondo.
@Marlor:in via XXSettembre più vasi che piante, ma speriamo che gli alberelli smilzi crescano.
Belle composizioni per lustrarsi gli occhi.
Da noi beciciure de gatu. E anche da noi usate per colorare le uova a Pasqua.
Che spettacolo!!! L'alstromeria non l'avevo mai sentita, ma è bellissima!
vale
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