Ingrandire le foto con un clik...
... e intanto era aprile,
e il glicine era qui, a rifiorire.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tu che brutale ritorni,
non ringiovanito, ma addirittura rinato,
furia della natura, dolcissima,
mi stronchi uomo già stroncato
da una serie di miserabili giorni,
ti sporgi sopra i miei riaperti abissi,
profumi vergine sul mio eclissi,
antica sensualità . . . . . . . . .
Pier Paolo Pasolini (1922-1975)
da “La religione del mio tempo”
Garzanti 1961
Fotografato controluce tra il fumo dei rami di ginestra
che bruciano dopo la potatura
5 commenti:
Hai visto che è stato più forte della poca sensibilità degli operai della provincia che avevano "capunau" la tua povera pianta?
Ciao.
"non ringiovanito, ma addirittura rinato,"
Invidia, invidia.
Trovo che il glicine sia una tra le piante più difficili da fotografare...sono anni che ci provo a scattare una fotografia decente!!!
Ciao Pia, Roberta
che meravigliosa cascata :)
Gli assassini di Pasolini, come quelli di Vittorio Arrigoni o di Walter Allavena, sono anche loro esseri umani? Purtroppo sì.
Odoroso glicine piangente.
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