La locandina di Habemus papam
Andare al cinema è bello, ma purtroppo ci vado raramente perché le stagioni favorevoli sono l'inverno e l'autunno ed io sono spesso stanca, dato che l'attività floricola si svolge prevalentemente in quei mesi lì.
Moretti, poi, non me lo sono mai perso e non mi ha quasi mai delusa.
Michel Piccoli
Tuttavia questo ultimo lavoro, Habemus papam, mi ha lasciato un pò perplessa. Alla fine del film la mia esclamazione è stata: "mah". Non è certo la mancanza di contenuti ciò che gli fa difetto, ma l'ho trovato poco incisivo.
La scena dello scopone
Le recensioni sono molto positive: i temi della solitudine, dell'umiltà, della difficoltà a destreggiarsi con le problematiche dell'oggi, dell'autorealizzazione e quant'altro sono i contenuti di questo film tutto sommato ironico e divertente.
Otto milioni di euro, comunque, mi sembrano una cifra stratosferica: ne basterebbero un terzo per realizzare una residenza protetta per anziani da 60 posti letto in territori difficili come quelli liguri...
Ma questo è un altro film.
3 commenti:
Io l'ho visto ieri ed anche io sono rimasta perplessa...forse non ho capito cosa volesse dire Moretti con questo film...ciao a presto
Gran "battage" pubblicitario, ma alla fine, stringi stringi, rimane poco, se non che il Vicario è più uomo che Dio.
Dovrei riuscire a vederlo dopodomani, così festeggio il giovedì santo.
Posta un commento