domenica 19 aprile 2009

Il gigante che dorme

Il Toraggio

Mi sembra di rubare l'argomento ad Alberto Cane, perchè il Toraggio è il monte della sua vallata e ne ha parlato più volte sul suo blog, ma in realtà appartiene un pò a tutti, dato che è il più maestoso della zona e visibile da più parti.
Innevato a lungo come quest'anno era già un pò che non lo si vedeva, anche se la foto non è di adesso ma di qualche mese fa e pecca in qualità, perchè scattata da lontano e con una macchina non professionale.
Il Toraggio è una presenza paterna, solida, che infonde protezione e stabilità.
Il suo profilo, se osservato bene, rimanda ad un "gigante che dorme": la vetta è il volto, con una spaziosa fronte, poi verso destra si pronuncia il naso e a quel punto la fantasia regna sovrana.
Forse è proprio per questa similitudine che il Toraggio assume un'accezione quasi umana, o forse è solo l'uomo che ha bisogno di identificarsi in quei significati che egli "incarna" così bene.

8 commenti:

Riverinflood ha detto...

Anch'io ci ho la mia montagna senza la quale il mio paese non sarebbe tale, né la mia vallata, né la mia identità. Ha due nomi Monte Eurako, ma ufficialmente chiamato MOnte San Calogero (1320 mt ca.). Fa da difesa alla città e la protegge da Sud, di fronte ad essa sta il mare. Una favola. Puoi vederlo qui, se vuoi.

gian paolo ha detto...

Hai detto bene: "presenza paterna, solida, che infonde protezione e stabilità". Ricerca insita nell'uomo, da cui traggono origie le religioni.
Noi dell'alta valle Argentina abbiamo il Saccarello che ci protegge dal vento freddo del Nord e Carmo Gerbonte è il nostro tempio...

pia ha detto...

ç gian paolo ... così per noi il Caggio...

Roberta ha detto...

Il monte Toraggio è caro a tutti noi dell'alta valle... tutte le mattine appena apro il cancello il mio sguardo è tutto per lui, e ti posso assicurare che non dorme anzi dialoga....a me fa questa impressione, sembra dettarmi l'umore della mia giornata.
Venticinque anni fa riuscii a mettere la firma su quel famoso quaderno custodito sotto la croce, credo che sia un traguardo che ognuno di noi vorrebbe fare almeno una volta nella vita!
Anche se sono di Arcore, la considero la mia montagna, il Resegone e la Grigna erano troppo lontani per poter dialogare con loro.....
Ciao Pia, ho postato qualcosa di cui mi piacerebbe avere la tua opinione, ciao, roberta

skip ha detto...

semplicemente...maestoso :)

la signora in rosso ha detto...

ti invidio, io non ho alcun "monte protettore" con cui dialogare...ho però la laguna fonte di contemplazione e di riflessione... Un abbraccio

la signora in rosso ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
pignasca ha detto...

Bè, in effetti confermo anch'io: Toraggio per noi è un "monte sacro". La mattina quando scendo, da alcuni punti in cui si vede meglio, mi volto e guardo.... se c'è già il sole... se ci sono le nuvole... se ha il "cappello"... e mi sembra che la giornata possa quasi dipendere da come è lì....