domenica 3 aprile 2011

Il "signore" degli ortaggi

I carciofi di Rosalba

Questi sono regali, graditissimi regali. Considero da sempre il carciofo il "signore" degli ortaggi per diversi motivi. Senz'altro la qualifica dipende in primo luogo dal gusto, poi dal poterlo cucinare in svariate maniere e poi anche dall'aspetto, così elegante e distaccato vista la presenza delle spine che inducono ad un certa distanza.

La cassettina per Pia

Vedere Rosy arrivare con questa cassettina di carciofi riservati a me è stato un tuffo al cuore: quando non ci si aspettano le cose il piacere che ne consegue è massimo. E' tutto l'inverno che costano carissimi, inoltre erano brutti e le produzioni locali intoccabili dal punto di vista dei prezzi per cui non rimaneva che ripiegare su quelli provenienti dalla Sardegna. Non è per campanilismo o per la solita solfa "quelli delle nostre zone sono migliori", ma data la freschezza, la fragranza, il profumo e la tenerezza, ecco devo ammettere che per quest'anno non hanno avuto eguali.
Crudi in insalata, nel risotto, in casseruola con aglio e prezzemolo nobilitano la tavola, dimostrando tutta la loro "signorilità".

Piante di carciofo di Marlor58

In passato la mia famiglia ha coltivato i carciofi per alcuni anni allo scopo di venderli: credetemi che la cura di cui necessitano non è poca ed inoltre il grosso degli interventi deve essere fatto d'estate, stagione in cui si va più volentieri al mare che a sarchiare i articiochi (i carciofi). Tenerli sempre ripuliti dai germogli laterali per far crescere i polloni principali, difenderli dalla bruciarola e dai pidocchi (i due loro peggiori nemici), annaffiarli sovente, sarchiare il solco per evitare che cresca l'erba e favorire la penetrazione dell'acqua... ce n'è già abbastanza per sudare al solo pensiero.
In ogni caso quest'estate ne metterò una dozzina di piante per autoconsumo. Anche questo è un rimedio contro la crisi.
Quelli con le spine sono coltivati in Liguria ed in Sardegna e non so se in altre parti d'Italia li conoscano: in ogni caso il paragone con quelli provenzali o senza spine non è pensabile!


4 commenti:

Alberto ha detto...

Anch'io Pia vorrei metterne alcuni. E mi ricordo ancora adesso di preciso dove erano piantati in varie nostre campagne. Li facevano durare non so quanti anni.

gian paolo ha detto...

«la cura di cui necessitano non è poca ed inoltre il grosso degli interventi deve essere fatto d'estate»,
mentre in inverno basta una notte di gelo e tutto è perduto!
Perciò bandii i carciofi dall'orto.

iriselibellule@gmail.com ha detto...

I primi carciofi con le spine li vidi nel mio negozio di alimenti biologici, ordinavamo carciofi e arrivavano quelli, che da noi non si usavano. Armi vere e proprie, però buoni . Anch'io vorrei rimetterli , devo solo fare un recinto più grande ,lo farò. lo farò..Perchè di sicuro coglierli e mangiarli è tutta un'altra cosa.

Filo ha detto...

Chebbbuoni!Veramente in questi giorni mi escono dagli occhi perché dall'orto ne arrivano a volontà e non so più come cucinarli.
Anch'io preferisco di gran lunga la qualità con le spine, mentre quelli di Perinaldo senza spine li trovo più duri e meno saporiti.
Ah, non ho mai provato a congelarli, ma ho paura che diventino neri e poi siano immangiabili.
Ricordo che anche mia mamma, come dice Alberto, faceva durare molti anni le piante di carciofo.
Ciao Pia.
Ciao Pia.