Qualcuno di voi avrà notato che in questi giorni sono sparita dalla circolazione.
E' la settimana clou della raccolta e della lavorazione della mimosa per l'8 marzo e vi posso garantire che è un periodo davvero massacrante, che non lascia spazio per nessun altra cosa.
Nello specifico, devo anche ammettere che non amo questo lavoro, mi stanca molto e ciò complica di conseguenza le cose, rendendomi nervosa e irascibile.
In tutta Italia, per quel giorno, giunge la mimosa prodotta nell'arco di venti giorni nella Riviera dei Fiori e l'appellativo ricorrente è mimosa di Sanremo.
Spesso si sono sentite polemiche sulle speculazioni legate a questo fiore e non ecludo che, a livello commerciale, si possa confermare il sospetto. Per noi produttori, invece, è una fonte di sopravvivenza con oscillazioni di prezzo notevoli a seconda della stagione e siamo consapevoli che al consumatore finale il prodotto ha un prezzo da dieci a venti volte superiore a quanto da noi percepito.
Nella catena distributiva, si sa, ognuno trae il suo profitto e la grande fatica ricade naturalmente su Pantalone.
Non è vittimismo, credetemi, ma mera verità.