...funesto.
E' un detto, semplicemente un detto, ma questo 2008 ce l'ha combinata grossa.Si deve sempre sperare, d'accordo, non tutto il male viene per nuocere, magari ci saranno dei cambiamenti in meglio, ma per il momento siamo sotto ad una bella cappa.
Tra le tante difficoltà in cui si navigava prima della crisi dei mercati finanziari, bene o male un pò di dinamismo c'era. Adesso c'è stasi: non circola il denaro, le banche hanno difficoltà di liquidità, la gente pure e quel pò di movimento che c'era prima e che ci permetteva di "far girare la ruota", adesso è fermo o lentissimo.
Per un floricoltore, che ha un prodotto non di prima necessità e da sempre incassa la sua spettanza aspettando un minimo di 60 giorni, mediamente 90 e anche 120, si presentano decisamente dei brutti tempi, come per altri lavoratori.
Da sempre siamo un anello importante della catena del credito, meglio delle banche, perchè non ci danno interessi e magari ci paraticano anche qualche "taglio" al momento del pagamento.
La pioggia e il vento di questi giorni hanno impedito i raccolti per le spedizioni di Natale e i fiori non hanno certo goduto con queste intemperie.
Ce la faremo, il bisesto sta per finire, c'è un pò di oscurità in vista, ma sapremo fare di necessità virtù. Speriamo.
4 commenti:
cume chel'ase candu u se abituau a fame u l'e' mortu....(credo di aver scritto giusto)
...sottoscrivo...tempi duri
coraggio, manca poco...tieni duro, stringi i denti e speriamo finisca presto questo anno di....... il prossimo dovrà per forza essere migliore perchè peggio di così
anonimo
...quasi giusto... "se" si scrive "s'é" ovvero "si è" apostrofato
la signora in rosso
il peggio non sappiamo mica bene cos'è... Chi veniva dalla povertà non si stupiva delle crisi, ma chi viene dal benessere potrebbe avere parecchi gradini da scendere. E mi auguro non sia così!
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