mercoledì 10 dicembre 2008

Crisi e mass-media

A metà degli anni Sessanta si sentì parlare per la prima volta di "crisi economica" e da allora l'economia ha sempre versato in tale condizione, fino a diventare al giorno d'oggi "recessione": il carrozzone è comunque sempre andato avanti, con l'alternarsi di periodi più o meno favorevoli.
In questa fase, secondo me, sarebbe salutare sospendere, di tanto in tanto e per alcuni giorni, di guardare i telegiornali, di ascoltare i comunicati radio e leggere i giornali per disintossicarsi dal terrorismo mediatico sulla situazione economica e vivere a propria discrezione.
Credetemi: funziona e inoltre si recupera anche un pò di spazio nella mente per produrre pensieri positivi e metterli in atto. Il disgusto della realtà in cui viviamo e la reltiva descrizione ci tolgono anche questa energia.

4 commenti:

Roberta ha detto...

Condivido in pieno la tua analisi,i media in questi mesi sembrano godere a trasmetterci messaggi disastrosi, non che la situazione sia bella, ma a volte un messaggio meno catastrofico......

Anonimo ha detto...

ciao Pia!
finalmente sono riuscita ad entrare nel tuo blog!
brava...
appena possibile ti invierò commenti un po' più produttivi; per ora mi limito a dire che sono contenta che tu abbia fatto questa "cosa"...

pia ha detto...

daniela
Benvenuta, Dani!
Piano piano cominciano ad arrivare i post che prima erano "ostacolati" da motivi di impostazione.
I commenti sono imporatnti e quando non ne arrivano penso di aver scritto delle cavolate...
Ti aspetto ancora.

falconelvento ha detto...

è bene staccare per un po'...aiuta ad affrontare lo stress e trovare nuove soluzioni ai problemi, ma farlo in modo permanente mi pare eccessivo (anche se pure io a volte sono tentato).Non credo alla strategia dello struzzo...e soprattutto non credo che questa sia una crisi come tante altre prima e che quindi non cambierà niente di sostanziale e non c'è bisogno di un nostro intervento diretto ecc...al contrario i media, pur nell'alternanza snervante di informazioni contraddittorie, mi pare siano concentrati a tranquillizzare diffondendo appunto questo messaggio: la crisi c'è ma ormai è superata, siamo giàfuori dal tunnel, anche se la crescita è debole ecc...la realtà è che la situazione è molto più grave di quello che ci dicono e che per il capitalismo non c'è futuro...forse è meglio darsi da fare per cercare di capire come affrontare un cambio epocale di questa portata. Le informazioni in rete si trovano ed anche i gruppi che ne discutono...