Ed in questa riflessione di fine anno, si riaffaccia alla mente quella necessità introspettiva che spesso l'operosità ricaccia perchè può comportare stati d'animo non proprio piacevoli e quindi controproducenti.
Ma questo stato d'animo, invece, ci ricorda che siamo esseri umani e, in quanto "umani", bisognosi di momenti di esplorazione dell'esistente.
Ma questo stato d'animo, invece, ci ricorda che siamo esseri umani e, in quanto "umani", bisognosi di momenti di esplorazione dell'esistente.
La necessità diventa quella di allontanarsi dal frenetico agire e riprendere un pò di spazio con se stessi e con quelle poche persone con cui lo scambio riflette il reciproco "esserci", ma soprattutto ci riporta insieme l'uno con l'altro.
Persone "scelte", qualitativamente importanti nella nostra vita, persone che sono una certezza.
Per fortuna non me ne mancano.
E a voi?
4 commenti:
anche a me non mancano, sebbene i momenti di stand by condivisi, diventano rari, per tempo, interessi, lavoro, anche viverlo in solitudine non fa male se serve per ricaricarsi e porsi verso gli altri con una marcia in più
Mettersi in stand by ogni tanto, è per me molto importante, infatti da domani sono a Dolceacqua in completo relax per una settimana.
Auguroni!!
Salù
Neanche a me, sì, per fortuna!
La più grande ricchezza è ciò che ci resta quando abbiamo perso tutto: l'ho letto da qualche parte nel 2008.
A tutti voi che mi leggete auguro un 2009 pieno di questa ricchezza interiore.
Un caro saluto e ...... "bona, se viemu l'anu che ven!".
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