Remo Vichi (1925) e Iolanda Guglielmi (1922)
Sembra un segno del destino...
Stamane, appena uscita di casa, stavano salendo questi due splendidi personaggi: il dottor Vichi e sua cugina Iolanda. In Liguria, si sa, le strade sono impervie e, ad una certa età, le salite diventano davvero un problema.
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Iolanda viene ogni tanto da Antibes, dove abita, a trovare i suoi cugini a Vallebona: per raggiungere
Esio (1923), la salita è proprio inclemente.
Vichi, toscano e per giunta senese, è stato per oltre quarant'anni il medico condotto del paese: ho sempre pensato che fossimo dei privilegiati a disporre di una simile figura, così umana, così presente, di grande fiducia, competenza e familiarità.
U meigu (il dottore) mi è parso subito divertito del fatto che li fotografassi, ma l'espressione di Iolanda non denota la stessa approvazione... Tuttavia ormai li avevo in pugno ed ho continuato "senza pietà"!
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Le persone che dal nostro umile villaggio sono emigrate tantissimi anni fa in Francia, hanno sempre stupito, ogni qualvolta tornavano, per gli usi e costumi che acquisivano stando oltre confine: vestiti, collane, monili di ogni genere creavano delle vistose differenze con le loro connazionali. Anche oggi, ad esempio, un fiore fresco nei capelli dà quel tocco di eleganza al punto che i "becchi d'oca" possono rimanere in bella vista senza degradare l'eleganza!
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Vichi è proprio divertito: è sempre stato così, benevolo con tutti, fossero vecchi, bambini, animali... la Sua disposizione verso l'umanità è un qualcosa di cui bisognerà sempre tenere conto, perchè un vero e proprio insegnamento.
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In fondo sono solo 200 metri di salita, ma a quell'età è innegabilmente dura. Ma pian pianino, perseverando, e con un accompagnatore così, anche Iolanda riuscirà per l'ennesima volta ad arrivare dall'altro cugino, anzi dagli altri, ovvero
Aldo (1922) e Esio (1923), che sono pure fratelli.
Iolanda abita a 100 km di distanza, ma ogni tanto arriva, viene a trovare i suoi cugini, si sposta con treni e corriere, da sola, ma non desiste: leggo in tutto ciò una forza di volontà esemplare, un aver mantenuto il senso della parentela e del bisogno umano incredibili.