Filobus della S.T.E.L*
"...Gli zii, invece, abitavano a Ospedaletti, Sanremo e Poggio.
Era consuetudine incontrarsi la domenica pomeriggio, soprattutto dopo che i nonni si erano trasferiti in Liguria dall'Emilia e, a turni della durata di due-tre mesi, risiedevano presso i loro figli.
Filobus della S.T.E.L* Percorrevamo l’Aurelia per raggiungere le varie abitazioni e mi sorprendeva scoprire che, al di sopra di essa, c’erano i fili elettrici che fornivano l’energia ai filobus: da Ventimiglia a Taggia si snodava questo reticolo e i mezzi, all’epoca di colore bianco e blu, trasportavano silenziosamente i passeggeri. Ogni tanto una scintilla lasciava presagire qualcosa di pericoloso, ma presto tutto tornava alla normalità...
Corriera della S.A.T.I.*I filobus erano gestiti dalla S.T.E.L., una società che era in stretta concorrenza con la S.A.T.I., i cui mezzi di trasporto erano le corriere con normale motore a scoppio.
Bigliettaio sul filobus*
Sul filobus il bigliettaio occupava un posto a sedere in fondo al veicolo e aveva una mensolina con comodi comparti per riporre il denaro proveniente dalla vendita dei biglietti. Sulla corriera, invece, il bigliettaio passava nel corridoio tra i sedili, riponeva il tutto dentro ad un’apposita borsa di cuoio a tracolla, dotata di vari settori e, data la sinuosità dell’Aurelia, spesso assumeva strane posizioni per non perdere l’equilibrio…"
Da
Aurelia for me di
Pia Viale
*Le foto sono tratte dalla bacheca di Achille Pennellatore