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venerdì 4 settembre 2009

Spiritualità

"Spesso i termini religione e spiritualità vengono trattati come sinonimi, il che è alquanto impreciso, dato che anche alcuni non credenti rivendicano una propria dimensione spirituale.

Entrambi i termini si riferiscono alla ricerca dell'Assoluto o di Dio : si può dire che la differenza fondamentale consista nel fatto che la religione indichi un tipo di ricerca esteriore, formale, mentre per spiritualità si intende la ricerca di Dio all'interno di sé. Questo comporta che la spiritualità assuma, rispetto alla religione, alcune connotazioni tipiche: la fede assume un carattere più personale e meno dogmatico, più aperto alla sperimentazione e basato sull'esperienza personale.

La spiritualità, all'interno di una grande varietà di concezioni culturali e religiose, è spesso vista come un percorso, o cammino spirituale, lungo il quale si avanza per conseguire un obiettivo determinato, quale ad esempio un più alto stato di consapevolezza, il raggiungimento della saggezza o la comunione con Dio o con il creato, il che solitamente presuppone la liberazione dalle abituali gabbie dei sensi e del pensiero. Il mito della caverna di Platone, contenuto nel VII libro de La Repubblica, è una delle migliori descrizioni di un siffatto cammino.

Il cammino spirituale è un percorso che presenta una dimensione primariamente soggettiva e individuale. Per cammino spirituale si può intendere un percorso di breve durata, finalizzato ad un obiettivo specifico, o tutta una vita. Ogni avvenimento della vita è parte di questo cammino, ma in particolare vi si possono inserire alcune tappe o momenti significativi, come ad esempio la pratica di varie discipline spirituali (tra cui la meditazione, la preghiera, il digiuno), il confronto con una persona che si ritiene dotata di profonda esperienza spirituale (chiamata maestro, assistente o precettore spirituale, guru o in altro modo, a seconda del contesto culturale), l'accostamento personale a testi sacri, ecc.

La spiritualità è anche descritta come un processo in due fasi: la prima relativa alla crescita interiore, e la seconda relativa alla manifestazione di questo risultato nell’esperienza quotidiana del mondo." (Da Wikipedia)

In conclusione, dato che la spiritualità tende allo smantellamento dell'ego, ritengo che la nostra società e soprattutto qualche politico, ne avrebbero bisogno in quantità massicce.

sabato 11 aprile 2009

Pasqua = Rinascita


Da alcuni anni, quando arriva la Pasqua, vado a rileggermi questo scritto:

"La Pasqua rappresenta un momento di profonda riflessione.
L’insegnamento cristiano indica la grande speranza della Rinascita, dopo la morte, nella Luce eterna: prima dell'editto di Costantinopoli, però, l'insegnamento era rivolto al ciclo delle reincarnazioni per ottenere l'illuminazione.
Nel periodo primaverile che solitamente precede la Pasqua è importante prestare attenzione alla propria persona, assumendo comportamenti favorevoli a questo percorso spirituale.
Sul Piano della personalità, quindi, si possono apportare importanti benefici che concorrono alla Rinascita fisica, emotiva, mentale e spirituale.
Si tratta, tutto sommato, di una serie di consigli elementari che favoriscono una buona ri-equilibratura delle parti che compongono la nostra personalità.
Per la Rinascita fisica, per esempio, è opportuno:
- dormire un po’ di più;
- fare più esercizi fisici (ginnastica, sport, yoga, respirazione);
- cambiare dieta quotidiana (più frutta e verdura).
Per la Rinascita emotiva occorre:
- impegnarsi artisticamente e ricercare la bellezza;
- impegnarsi con altre persone e ri-vitalizzare le nostre relazioni sociali;
- coltivare regolarmente la meditazione.
Per la Rinascita mentale possiamo:
- leggere buoni libri;
- partecipare a buone conversazioni con altre persone;
- riflettere, meditando e scrivendo;
- dedicarsi alla meditazione e agli esercizi spirituali.
Per la Rinascita spirituale sentiamo:
- il risveglio del Divino in noi o Scintilla divina o ;
- lo sviluppo di nuove attitudini o maniere di vedere la vita e di rispondere alle sue prove;
- lo sviluppo di nuovi stati di coscienza.
Durante il periodo pasquale, si rivela quindi estremamente importante vivere la vita come un laboratorio di crescita personale, per sviluppare il proprio carattere e la propria Anima.
Ciò dipende dalla nostra purezza, santità, livello di coscienza e livello d’essere , cioè da ciò che noi siamo.
Esiste un grande asse, ossia l’amore di Dio e l’amore del prossimo e una chiave essenziale rappresentata dal digiuno e dalla meditazione che permettono la completa congiunzione tra noi stessi e Dio e tra noi stessi e gli altri.
Esperienze di luce e di amore che ci indicano quale potrà essere la dimensione della vita eterna o degli stati di illuminazione…
Buona Pasqua e buona Rinascita."