Visualizzazione post con etichetta energie rinnovabili. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta energie rinnovabili. Mostra tutti i post

martedì 14 giugno 2011

Rossi o neri?

Vallebona, in arte Goodvalley

Un piccolo borgo antico, con tetti che sembrano scampoli di stoffa rossi girati in tutti i sensi. Soltanto sulla destra c'è una casa che aveva adottato una tegola di colore nero, l'unica, e che si nota appena...
Il referendum è valido, le energie alternative hanno avuto la meglio ed ora occorre iniziare a pensare seriamente a come organizzare il proprio futuro.


La Liguria ha sole e vento in abbondanza, ma ha un territorio impervio e difficile. Le vallate, in genere a perpendicolo sul mare, guardano a est e a ovest e gli spazi già ridotti non si offrono al sole in maniera corretta. Le pale eoliche poi sembrerebbero dei Polifemo rispetto alle proporzioni di questo territorio.
Una delle soluzioni da adottare, allora, sarebbero le tegole fotovoltaiche, che già sfrutterebbero meglio le aree di copertura delle case di quanto non lo possano fare i pannelli.


Ne esistono diversi tipi e c'è da dire che il fotovoltaico è un settore in continua evoluzione, il che ci riempie il cuore di speranza. Sì, perché qui in Liguria non è facile.
Ne ho riportato soltanto alcune, ma chi volesse vederne altre può andare a questa pagina.


Mi sono chiesta perché le trasmissioni televisive di più largo ascolto non abbiamo mai dedicato spazi "concreti" alla soluzione dei problemi, dando quelle linee di direttiva comuni così salutari per una collettività. E' assurdo che ogni persona debba fare delle scelte sempre in modo così personale, come se non appartenesse ad un insieme, e che molti non abbiano così la possibilità di accedere a delle conoscenze utili per sé e per gli altri...


Ammetto che i tetti neri siano meno belli di quelli rossi. Vedere una casa isolata col tetto nero ha poco peso, ma se provo ad immaginare il mio paesello come raffigurato nella prima foto di questo post con tutti i tetti neri mi viene l'angoscia.
Insomma, le soluzioni ci sono, vanno cercate, decise, regolamentate, proposte ed adottate. Ed è compito delle pubbliche amministrazioni dare delle regole.
Si poteva fare già da molto tempo prima, non era necessario aspettare un referendum: mi auguro che lo si faccia almeno d'ora in poi.


mercoledì 15 aprile 2009

E non se ne parla...

...di energie alternative, in questa Liguria di sole e vento, con un ministro imperiese che sostiene la causa del nucleare...
E invece si potrebbe pensarci un pò seriamente, come hanno fatto e stanno facendo un pò dappertutto.
Sul sito delle energie rinnovabili, qui, c'è di che sbizzarrirsi per farsene un'idea. Non conosco la posizione degli ambientalisti per quel che riguarda l'impatto paesaggistico, ma se una sola pala eolica può apportare tanto beneficio, non vedo dove stia il problema: ci sono cose ben più orribili sotto i nostri occhi!
La politica continua a rimestare sempre i soliti discorsi, di cui siamo arcistufi: possibile che non si possano smuovere le acque e guardare una volta tanto un pò avanti?
E' competenza degli enti territoriali, prima che si muovano le iniziative private per trarne i loro profit.
Stanno per iniziare le campagne elettorali per le amministrative: sapranno cavalcare l'onda?