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martedì 7 agosto 2012

Ritrovarsi a Melosa

Turage - MonteToraggio

Il colle più vicino alle valli liguri dell'estremo ponente, perpendicolari al mare, è quello di Melosa, meta invernale per gli amanti dello sci di fondo e per coloro che ogni tanto vogliono vedere la neve, e meta estiva di immersione nella natura nella pace più assoluta. Essendo che tra amici dei diversi paesi capita spesso di non incontrarsi per diverso tempo, ecco che ci siamo dati appuntamento oggi in questo posto per ritrovarsi e trascorrere alcune ore insieme.

Alberto Cane, Sandro Oddo, Gian Paolo Lanteri

Ci siamo subito inoltrati nel bosco seguendo un piacevole sentiero, inebriandoci del verde brillante degli alberi e della luce memorabile che stiamo godendo in ogni giornata di questa estate. Eravamo in dieci persone provenienti da Isolabona, Pigna, Triora, Vallecrosia e Vallebona, ed è sempre simpatico incontrarsi e mescolarsi, ognuno con la sua parlata e la voglia di scherzare e stare bene insieme.

Erica e Annamaria

La natura si lascia osservare: le piante lamentano solo la trascuratezza che l'uomo ha nei loro confronti, laddove passa con ruspe e mezzi meccanici di ogni genere e non si occupa più di rimuovere i rami secchi che cadono a terra, un tempo preziosi per riscaldare le abitazioni.


Un tronco di albero si presenta alla vista 
con fattezze quasi umane...


...e i numerosi formicai pullulano di laboriose formiche 
che in queste poche ore di vacanza 
disturbano il nostro bisogno di ozio.


A fondovalle la vita scorre come ogni giorno,
e noi siamo ben lieti di esserne lontani...

 Gian Paolo

Giungiamo in un punto dove dinanzi a noi si apre un grande spazio: i più audaci camminano sul ciglio del dirupo, altri invece, timorosi del vuoto, restano più in alto.

Claudie, Gian Paolo, Annamaria e Vanni

Con un po' di invidia li guardavo 
mentre osservavano il panorama...

Gipo e Claudie

...quasi misticamente rapiti,

 Erica e Paolo

 mentre gli altri ed io 
siamo rimasti in spazi meno inquietanti.


La luce, l'azzurro, il sole, il verde: un paradiso...


...e poi le piante che ci offrivano grande frescura.


E' ora di tornare: un bel pranzetto 
al ristorante coronerà il nostro incontro.


Usciti dal bosco, ci accoglie un'altra prospettiva dei luoghi, accompagnata dal canto incessante dei grilli, la cui presenza non ci ha di certo turbati come quella delle formiche...


Eccone uno perfettamente intonato al coro!

Gipo Anfosso

Indossando la maglietta ricevuta in regalo da un amico, che riporta la significativa scritta Partigiani sempre, l'amico Gipo posa per una foto ai piedi della Caserma di Cima Marta, storico luogo in cui ha ambientato un suo racconto.
Incontrarci con Gipo, oggi, è stato il movente principale della nostra gita: in anteprima ci ha portato il suo ultimo libro, intitolato Ricordo tutto, che presenterà il 17 agosto a Montalto: un appuntamento a cui non vorremmo mancare, centellinando un'altra giornata di vacanza nella semplicità e nel piacere di stare insieme fine a se stesso.
Siamo tornati a casa rigenerati: a volte basta davvero poco.


lunedì 12 settembre 2011

Feria di settembre


La diga Les Mesces a Casterino, Francia

Anche se dura un solo giorno, ormai per tradizione la si chiama "feria." Quest'anno è capitata a settembre anziché ad agosto, con persone diverse, ma con lo stesso spirito delle precedenti: lo scopo è quello di andare a trovare una persona ben precisa, da raggiungersi nel luogo dove essa abitualmente o temporaneamente vive.

Casterino, Francia

In Liguria andare al mare o in montagna è un testa o croce: in un lasso di tempo relativamente breve si possono raggiungere entrambi. La meta di oggi è stata Casterino, in Francia, nella Valle delle Meraviglie, incastonata nella Val Roja che in parte è italiana, in parte francese.


Il paesaggio è di assoluta pace e bellezza, i larici sono la presenza dominante in tutte le varianti, tipo quella della quadrupla divisione di una stessa pianta.


Anche gli abeti catturano l'attenzione, soprattutto se hanno la ramificazione perfettamente orizzontale... Camminare, pranzare sui prati e partire infine alla ricerca di Jean-Marie, il pastore, o meglio le berger amico di Gian Paolo e Fiorella, è lo scopo del nostro viaggio, dato che ci aspettava per l'ora del caffè.


Un'appendice al pranzo al sacco era doverosa, assaggiando il suo formaggio, sorseggiando un buon bicchiere di vino Rossese, curiosando sul vocabolario di Francese-Tendasco, opera di un volenteroso abitante di Tenda, redatta con una precisione di tutto rispetto.


E finalmente ecco giunto il momento del caffè: Jean-Marie ce lo ha preparato nella caffettiera napoletana, che elogia come infallibile e sempre funzionante!

Jean-Marie Lanteri, le berger

Non conoscevo questo personaggio, ma in men che non si dica ho subito individuato in lui una persona semplice e cristallina, riflesso di una vita incontaminata da ritmi e brutture. E' chiaro che il paesaggio entra a far parte dell'esistenza di una persona ed i suoi modi, i suoi tempi e la sua serenità sono in sintonia con ciò che gli sta attorno.
Volevamo vedere le sue mucche, ma erano all'alpeggio a più di mezz'ora di strada a piedi, quindi non rimaneva che mettersi in marcia per raggiungerle.


Percorrendo la strada militare, ci siamo goduti via via il paesaggio, conversando con Jean-Marie sulla vita che conduce un pastore e rendendoci conto che la fatica e la durezza di quella vita sono compensate dalla grande passione e dall'ambiente.


Finalmente (almeno per me!) abbiamo raggiunto la mandria delle splendide mucche RPV (rosse-pezzate-valdostane) che egli stesso aveva accompagnato all'alpeggio al mattino e che andava a riprendere alla sera, dopo averle lasciate pascolare tutto il giorno da sole.

Jean-Marie e Dumbo

Al momento opportuno, Jean-Marie ha dato il via al suo cane, Dumbo, di radunare le mucche e così è stato: girando loro attorno come per segnare un perimetro e abbaiando, si sono radunate tutte assieme per la strada per iniziare il cammino del rientro.

Luca Lanteri, il figlio

Modernità e vita di montagna possono darsi la mano: nonostante la passione per la meccanica, Luca è molto presente alla realtà familiare e spesso si occupa lui stesso della transumanza delle mucche, con trasferte anche di 4 ore di cammino. Ci ha colpito, oggi, il fatto che si sia recato al fiume debitamente attrezzato per prelevare delle trote in laghetti che stavano per prosciugarsi e portarle più a monte in zone del torrente in cui l'acqua abbonda... Un gesto decisamente nobile.


Tornati alla malga, Jean-Marie si prepara per una consegna di formaggio. Ci ha dedicato un pomeriggio intero e la sua è stata un'ottima compagnia. Si ha bisogno di incontrare persone così, trasmettono pace e serenità e dimostrano che è possibile vivere senza tante elucubrazioni. Anche lui ha i suoi problemi e le sue difficoltà, ma è limpido e perseverante.

La "sola"

Con l'ottimo latte delle mucche RPV, le berger produce un unico tipo di formaggio, la sola, nome che deriva dal dialetto piemontese e che corrisponde all'italiano "suola". In effetti, queste tome, pur essendo abbastanza grandi, non sono particolarmente alte (circa 5-6 cm.), ma essendo fatte con il latte intero sono gustosissime.
La feria, anche quest'anno, oltre ad una splendida giornata, ci ha regalato un'importante insegnamento. Adesso sta a noi metterlo in pratica.


giovedì 18 agosto 2011

Tutta colpa della Luna


Fino a pochi giorni fa l'estate non ha fatto la sua vera e propria comparsa. Il fatto è che Ferragosto è già passato e ritrovarsi "all'inizio" della bella stagione dopo quella data la dice lunga sulle delusioni e i malumori di coloro il cui tempo da dedicare alle vacanze è ormai finito.
Non è colpa di nessuno, neanche delle stranezze della meteorologia. L'unica rea è la Luna.
Come ben si sa la data della Pasqua è determinata dal primo plenilunio che consegue l'equinozio di primavera e quest'anno ha coinciso col 24 aprile, uno dei termini estremi in cui può "cadere" tale ricorrenza.
Molto più semplicemente il contadino sintetizza tale ritardo dicendo "siamo indietro di una Luna": quella di luglio, ad esempio, è iniziata il 30 dello stesso mese. Insomma, l'estate è appena cominciata: siamo nel pieno della luna di luglio pur essendo a due terzi del mese di agosto e soltanto alla fine del mese in corso scatterà la luna di agosto, regalandoci molto probabilmente un favoloso settembre da spiaggia.
Per i residenti delle località balneari il danno è minimo, per gli operatori economici i conti non torneranno di sicuro e per tutti i vacanzieri non resta che aspettare il prossimo anno o intraprendere qualche viaggio ai tropici magari a Natale, naturalmente crisi permettendo.


venerdì 20 agosto 2010

Feria d'agosto

Oriente (1921) e Rosa (1924)

Anche quest'anno, come quello passato, ci siamo concessi il nostro giorno di "feria d'agosto": Alberto Cane, Paolo Veziano, Anna Maria ed io ci siamo recati nella Val Prino, a ridosso di Porto Maurizio (meglio noto come Imperia) nell'itinerario che scherzosamente chiamiamo "Liguria da scoprire". Abbiamo scattato molte fotografie ed io mi limito a pubblicare quelle che rappresentano i punti salienti della giornata.
Oriente e Rosa abitano a Villatalla, l'ultimo paesino della vallata. Simpatici, estroversi, ho notato che pranzano e cenano presso l'unica osteria del paese: una bella soluzione onde mantenere l'autonomia senza dover per forza finire in una casa di riposo!

Valloria, il paese delle porte dipinte

Nel paese delle porte dipinte, che sono molto belle e hanno creato una grande attrattiva per il piccolo borgo, la finestra della foto è il soggetto che mi ha colpito maggiormente: mi ha riportato subito indietro nel tempo, alla vera Liguria, quando tutti avevamo zanzariere in legno con scorrimento verso l'alto e piccolo perno per fermarle; e poi quelle persiane ricoperte da chissà quanti strati di pittura... Una fresca e gigantesca ortensia davanti completava il quadro.

Marino Magliani, scrittore

In realtà il motivo della nostra méta era incontrarci con Marino Magliani, scrittore e nostro amico, nativo di Molini di Prelà, comune capoluogo di una lunga serie di frazioni e paesini della vallata. L'escursione in sua compagnia è stata ricca di informazioni e scoperte, e il pranzo a Villatalla, con tutta la valle davanti ai nostri occhi nella pace più assoluta ha coronato perfettamente la nostra gita.

Uliveto

La Val Prino è immensamente ricoperta di ulivi: soltanto attraversandola da un lato e dall'altro ci siamo resi conto della vastità olivata del territorio. Le terrazze sono in gran parte costituite da muri a secco con pietre assai sottili, che tuttavia si sono comunque prestate nel tempo a sorreggere migliaia e migliaia di piante. Uno spettacolo davvero sorprendente, anche se l'abbandono in atto offusca un pochino il piacere della vista...

U Ruma, ex giocatore di pallone elastico

Ci siamo diretti fino a Vasia, paese de U Ruma (al secolo Romano Moraglia), un rinomato giocatore di pallone elastico, antico sport molto giocato un tempo dalle nostre parti. Era in campagna, ma nel frattempo è tornato e nel degustare una fresca bottiglia di ottimo moscato ci ha intrattenuti con i suoi racconti de balùn: abbiamo rivissuto molti momenti in cui anche noi "c'eravamo già" e ci siamo consolati di sentire ancora così viva quella passione che, pur essendo forte, non trova al giorno d'oggi, più il riscontro e il fascino di un tempo.

Panchina e roverelle

Sulla via del ritorno, mentre Alberto fotografava la chiesetta della Madonna della Guardia di Pantasina, io ho chiuso la mia serie di "clic" con questa immagine che mi è molto cara: adoro le panchine e così pure le roverelle o querce, perchè tutto ciò mi da grande pace e serenità, esattamente ciò che andiamo cercando durante la nostra ormai consolidata "feria d'agosto".

giovedì 1 luglio 2010

Mare mare mare

Il Mar Ligure, estremo Ponente

Sembra quasi che ci siano delle leggi naturali a regolare i comportamenti.
Quando ervamo bambini, ci dicevano che al mare si iniziava ad andare "dopo San Pietro", ovvero dal 29 giugno in poi. E così accadeva. I lavori "grossi", in campagna, per quella data erano stati portati a termine e con qualche accomagnatore di fiducia, tipo una pro-zia che necessitava di sabbiature, o una mamma patentata che imbarcava più bambini che poteva, iniziavamo la stagione balneare, beneficiando della cosiddetta "bonaccia di luglio".
Ora che i tempi sono cambiati e la libertà di spostarsi è massima, talvolta si inizia a bazzicare in spiaggia già dalla fine di aprile, ma:
1) per i lavori di campagna, anche se sono cambiate le coltivazioni, la data rimane sempre la stessa;
2) fino a questo periodo l'acqua è fredda e farsi un bagno è competenza degli audaci;
3) quest'anno, nel mese di giugno, il mare era quasi sempre mosso dato che il vento ci ha accompagnati per venti giorni senza sosta.
Insomma, soltanto ieri e oggi si è potuto iniziare a godere veramente il mare, quasi a confermare la vecchia tradizione.
Chi abita in Riviera spesso non si rende conto o non approfitta della fortuna di avere il mare "sotto casa"; in effetti anch'io ho passato delle estati senza quasi andarvi, così come in altre ne ho beneficiato a iosa.
Ho deciso che questa sarà un'estate di quelle in cui andrò il più possibile.

mercoledì 23 giugno 2010

Primo mare

Bordighera - Spiaggia da Vernier e fino a Rattaconigli
mercoledì 23 giugno 2010 ore 14.00

Oggi ho rubato un'ora di sole alla mia giornata, tra un trattamento antiparassitario al Ruscus effettuato questa mattina e un altro che mi appresto a effettuare nel pomeriggio in un altro appezzamento.
Ho scattato questa fotografia perchè la mia sorpresa nel vedere la spiaggia deserta è stata massima. Questo è il luogo in cui andavo al mare da ragazza, negli anni Settanta e, benchè fosse decisamente più piccolo, in questo periodo era già stracolmo di gente. Arrivavano i Piemontesi e i Lombardi, arrivavano dalla metà di giugno fino alla metà settembre, con picco di presenze, ovviamente, a Ferragosto. Vederla così deserta mi ha dato la misura dei tempi in cui viviamo, anche se non è da adesso che certi lussi sono finiti. Che poi non erano neanche lussi, erano diritti, opportunità che spettavano alle classi meno abbienti: gli operai della Fiat affittavano una casa nel centro storico dei paesi dell'entroterra e si godevano 15 giorni di mare, straguadagnati.
Adesso negli stabilimenti non mettono nemmeno più la cucina a gas perchè le normative esigono troppo e si arrangiano con un fornellino elettrico ed un micro-onde per scaldare piatti già pronti in vaschetta...
Mi piace la spiaggia deserta, mi dispiace però che tanta gente non ci sia più perchè non se lo può più permettere.

martedì 11 agosto 2009

Al mare

Nadir, Claudia e Nicolò

Amo le foto al mare: in qualsiasi epoca siano state scattate, sono sempre belle.
E' vacanza, ci si sente liberi. E le foto ne sono una testimonianza.
Nadir e sua mamma Claudia sono di Torino e da molti anni il Mar Ligure li accoglie durante il periodo estivo. Nicolò, mio pro-nipotino, vive a Milano e anche per lui le spiagge di Bordighera sono "casa".

Nicolò

Che felicità fare il bagno! Una volta vinta la paura, è uno stare da Dio...
Il mare è sempre davanti ai miei occhi, ci ho passato tutte le estati dell'infanzia, della giovinezza e oltre, ma quest'anno non ci sono ancora andata. Motivo? La pigrizia... ma prima o poi arriva il guizzo: in cinque minuti di Vespa e un asciugamano sulla spalla, mi tufferò decisa e mi farò una bella nuotata.

Alessandro e Nadir

Anche per Alessandro di Monza c'è stata l'occasione di una divertente settimana di vacanza al mare: insieme a Nadir e a Nicolò ha trascorso giorni sereni soprattutto in spiaggia, dato che non ha molta dimestichezza con l'acqua... E poi il Mar Ligure, dopo pochi passi, è profondo, per cui rimane più difficoltoso vincere la paura.

Nicolò e la "meccanica"

Non possono di certo mancare secchielli, palette, setacci, annaffiatoi e giocattoli vari.
E' pur vero che versando l'acqua la ruota gira, ma per Niki tutto è da scoprire: meglio guardare attentamente come sia possibile ciò accada!
Il sole abbronza, fa molto caldo e il refrigerio è garantito: quell'immensa distesa azzurra, ormai anche un pò ammalata, è lì pronta ad accogliere chiunque, anche se è sempre più solcata da barche, moto d'acqua, navi da crociera e quant'altro.
Devo ammetterlo: mi manca molto quella dimensione del mare di un tempo, quando l'acqua era molto più pulita e il paesaggio non era ancora stato trasformato dall'intervento dell'uomo.
Peccato che per creare qualcosa di "più bello", vengano al contempo cancellate un mare di belle emozioni...