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mercoledì 1 giugno 2011

Altro giro, altro regalo

Manifestazione a Imperia
contro la privatizzazione dell'acqua

Appena reduci dal voto e in vista dei referendum, tanto per non lasciar raffreddare i ferri, come si suol dire, pubblico con piacere alcune foto scattate dall'amico Gian Paolo, quando ha partecipato ad Imperia ad una manifestazione sulla campagna referendaria organizzata dalla CGIL.
Conoscendomi bene sapeva, tra le altre cose, che non avrei resistito al "fascino" dell'ape, visto che ci passo sopra buona parte della mia vita.


L'ape è il mulo meccanico. In Italia, vista la morfologia, penso sia un mezzo molto conosciuto ed usato. In Liguria è indispensabile e insostituibile, anche se la Piaggio minaccia sempre di non produrne più e non ha mai pensato di dotarla di elementi che la rendano un pò più vivibile, ad es. gli ammortizzatori...


Tuttavia il tema del post è "l'acqua". La nostra zona agricola è coperta da una rete idrica che è privata dalla notte dei tempi. Le bollette sono decisamente salate, il servizio discreto, la tutela per l'utente in caso di controversia praticamente nulla. Per dirla in breve, persone che da tempo non vanno più a votare, andranno a mettere una croce sul SI' al referendum, e questo la dice lunga su come sia inteso il fenomeno dalle nostre parti.
Non per partito preso, ma per esperienza possiamo tranquillamente propagandare che l'acqua è un bene pubblico ed è bene che pubblica resti.


venerdì 13 febbraio 2009

Acqua in bocca

Pubblico questa mail che mi ha inviato il mio amico Sergio da Roma:
ACQUA IN BOCCA: VI ABBIAMO VENDUTO L'ACQUA di Rosaria Ruffini
"Mentre nel paese imperversano discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica.
Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale).
Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.
La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri.
L'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita.
L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno puo' appropriarsene per trarne illecito profitto.
L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Acqua in bocca.
FATE GIRARE : METTETENE A CONOSCENZA PIU' GENTE CHE POTETE.
Anche se qualcuno ha già ricevuto questa mail non importa, essere consapevole di quel che accade nel nostro paese non è mai abbastanza".