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venerdì 2 marzo 2012

Ciao Lucio

Fiori di ginestra per Lucio Dalla


"Dove vai anima
tra poco dormo, sei libera
schiva ogni angolo
di questo albergo così squallido
lascia i pensieri torbidi
mettili là giù sopra quei mobili
vai dove gli angeli fanno il coro
vola lassù in alto ed addormentati con loro
e poi che passi pure il tempo
che tanto non mi sveglio
se no rischio di cadere giù
anzi io dormo di più
così tra poche ore
arrivi fino al sole

Amore, amore, amore
raggio di sole
sul mio petto
entra dentro
scaldami il cuore
e il mio letto"

………………………

Testo parziale di Hotel, dall'album Ciao, 1999 di Lucio Dalla


lunedì 2 gennaio 2012

Inverno



Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.


Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.


Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.


Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.


La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.


Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.


Fabrizio De André, tratto dall'album Tutti morimmo a stento, 1968

giovedì 31 dicembre 2009

L'anno che verrà



Buon anno!

mercoledì 18 novembre 2009

Via con me



Paolo Conte - Via con me (It's wonderful)

Cercare rifugio a volte aiuta.

mercoledì 18 marzo 2009

Profetico Battiato

POVERA PATRIA

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.