Mi sto ponendo seriamente il problema di come venir fuori da questa situazione di grande confusione e, se vogliamo, di disfatta in cui stiamo vivendo.
Cavalcare l'onda della critica feroce sta diventando l'unica chance che ci rimane, ma non basta, anzi, forse è anche troppo comodo.
Si sono frantumate molte ideologie che ci hanno accompagnato dal dopoguerra ad oggi e da questo terremoto siamo rimasti in molti "senza casa".
Non va bene. Abbiamo attorno a noi situazioni gravi, che peggioreranno ulteriormente; la crisi economica incalza e presto potremmo vederne delle belle.
Penso che sarebbe il caso di farci su una profonda riflessione, percorrendo strade non troppo lontane da noi stessi, ovvero cercando di capire che cosa si può recuperare, soprattutto a livelli locali, o cosa si può "inventare" per provare a ripristinare qualcosa, onde evitare il peggio.
"Tagliare", "dare a chi ha bisogno", "incentivare a destra e manca" sono soluzioni estremamente effimere, come l'ossigeno per un agonizzante.
La domanda che io mi pongo e propongo anche a voi è: Come si può creare nuova ricchezza? Come generare nuove risorse?
Forse bisogna partire dalla soluzione invece che dal problema, forse ogni realtà locale è molto diversa da un'altra e va affrontata nello specifico, forse bisogna avere il coraggio di incontrarsi tra più persone per discuterne.
Penso, tuttavia, che qualcosa vada fatto.
Cavalcare l'onda della critica feroce sta diventando l'unica chance che ci rimane, ma non basta, anzi, forse è anche troppo comodo.
Si sono frantumate molte ideologie che ci hanno accompagnato dal dopoguerra ad oggi e da questo terremoto siamo rimasti in molti "senza casa".
Non va bene. Abbiamo attorno a noi situazioni gravi, che peggioreranno ulteriormente; la crisi economica incalza e presto potremmo vederne delle belle.
Penso che sarebbe il caso di farci su una profonda riflessione, percorrendo strade non troppo lontane da noi stessi, ovvero cercando di capire che cosa si può recuperare, soprattutto a livelli locali, o cosa si può "inventare" per provare a ripristinare qualcosa, onde evitare il peggio.
"Tagliare", "dare a chi ha bisogno", "incentivare a destra e manca" sono soluzioni estremamente effimere, come l'ossigeno per un agonizzante.
La domanda che io mi pongo e propongo anche a voi è: Come si può creare nuova ricchezza? Come generare nuove risorse?
Forse bisogna partire dalla soluzione invece che dal problema, forse ogni realtà locale è molto diversa da un'altra e va affrontata nello specifico, forse bisogna avere il coraggio di incontrarsi tra più persone per discuterne.
Penso, tuttavia, che qualcosa vada fatto.