Oriente (1921) e Rosa (1924)Anche quest'anno, come quello passato, ci siamo concessi il nostro giorno di "feria d'agosto": Alberto Cane, Paolo Veziano, Anna Maria ed io ci siamo recati nella Val Prino, a ridosso di Porto Maurizio (meglio noto come Imperia) nell'itinerario che scherzosamente chiamiamo "Liguria da scoprire". Abbiamo scattato molte fotografie ed io mi limito a pubblicare quelle che rappresentano i punti salienti della giornata.
Oriente e Rosa abitano a Villatalla, l'ultimo paesino della vallata. Simpatici, estroversi, ho notato che pranzano e cenano presso l'unica osteria del paese: una bella soluzione onde mantenere l'autonomia senza dover per forza finire in una casa di riposo!
Oriente e Rosa abitano a Villatalla, l'ultimo paesino della vallata. Simpatici, estroversi, ho notato che pranzano e cenano presso l'unica osteria del paese: una bella soluzione onde mantenere l'autonomia senza dover per forza finire in una casa di riposo!
Valloria, il paese delle porte dipinteNel paese delle porte dipinte, che sono molto belle e hanno creato una grande attrattiva per il piccolo borgo, la finestra della foto è il soggetto che mi ha colpito maggiormente: mi ha riportato subito indietro nel tempo, alla vera Liguria, quando tutti avevamo zanzariere in legno con scorrimento verso l'alto e piccolo perno per fermarle; e poi quelle persiane ricoperte da chissà quanti strati di pittura... Una fresca e gigantesca ortensia davanti completava il quadro.
Marino Magliani, scrittoreIn realtà il motivo della nostra méta era incontrarci con Marino Magliani, scrittore e nostro amico, nativo di Molini di Prelà, comune capoluogo di una lunga serie di frazioni e paesini della vallata. L'escursione in sua compagnia è stata ricca di informazioni e scoperte, e il pranzo a Villatalla, con tutta la valle davanti ai nostri occhi nella pace più assoluta ha coronato perfettamente la nostra gita.
UlivetoLa Val Prino è immensamente ricoperta di ulivi: soltanto attraversandola da un lato e dall'altro ci siamo resi conto della vastità olivata del territorio. Le terrazze sono in gran parte costituite da muri a secco con pietre assai sottili, che tuttavia si sono comunque prestate nel tempo a sorreggere migliaia e migliaia di piante. Uno spettacolo davvero sorprendente, anche se l'abbandono in atto offusca un pochino il piacere della vista...
U Ruma, ex giocatore di pallone elasticoCi siamo diretti fino a Vasia, paese de U Ruma (al secolo Romano Moraglia), un rinomato giocatore di pallone elastico, antico sport molto giocato un tempo dalle nostre parti. Era in campagna, ma nel frattempo è tornato e nel degustare una fresca bottiglia di ottimo moscato ci ha intrattenuti con i suoi racconti de balùn: abbiamo rivissuto molti momenti in cui anche noi "c'eravamo già" e ci siamo consolati di sentire ancora così viva quella passione che, pur essendo forte, non trova al giorno d'oggi, più il riscontro e il fascino di un tempo.
Panchina e roverelleSulla via del ritorno, mentre Alberto fotografava la chiesetta della Madonna della Guardia di Pantasina, io ho chiuso la mia serie di "clic" con questa immagine che mi è molto cara: adoro le panchine e così pure le roverelle o querce, perchè tutto ciò mi da grande pace e serenità, esattamente ciò che andiamo cercando durante la nostra ormai consolidata "feria d'agosto".

4 commenti:
Bella giornata quella che abbiamo trascorso, e l'hai descritta bene, e belle le foto. Come ti ho detto se metti il video de U Ruma, lo linko. Ciao.
Alberto: Mi sono iscritta regolarmente a Youtube, ma al momento di caricarlo mi da "errore" e non me lo carica... Nu saciu cume fà!
Che meraviglia questa Liguria ancora preservata dalla 'lebbra del cemento'! Un vero e proprio 'patrimonio dell' umanità'! Ci vorrebbe ben poco per 'retribuire' adeguatamente chi ancora 'conserva' questo straordinario 'capolavoro' di laboriosità e intelligenza del passato e vera, incalcolabile 'ricchezza' per il futuro. Facciamo voti !
sempre più col cuore.
mi mancate ma spero ancora per poco.
il vostro "viaggiar descanta" e porta a tutti i pigri almeno l'idea che fuori porta c'è un mondo che incanta.
quandu ti nu sai cume fàa, prova a fà de tuttu
ciao
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