venerdì 13 gennaio 2012
Il cellulare lasciato sul copriletto
Sibila il cellulare
lasciato sul copriletto
nella mia camera d'albergo
simile ad un insetto
levigato, ingigantito.
Mi risveglio e lo prendo.
E' la voce che attendo.
Ti dico grazie, vita.
Domenica mattina
e tu mi sei vicina
da un mare all'altro mare
va chiara la tua voce.
Forse tu mi vuoi ancora.
Miracolo che continua.
Luce di un'altra aurora.
Giuseppe Conte (Imperia 1945)
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5 commenti:
E' la prima poesia che leggo che abbia per soggetto il cellulare.
La copio senz'altro, per non dimenticarla.
Bella! Grazie Pia:)
Lara
E'proprio vero ke la sensibilità di certe persone va oltre...
Potere del cellulare!
Mi piace questo cellulare vecchio, che non ostenta! :)
e se non sibila?
e se sibila quando non dovrebbe?
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