Leonardo Da Vinci - Cenacolo (restaurato)
Chiesa di Santa Maria delle Grazie - Milano
Il grande Leonardo da Vinci aveva accettato di affrescare il refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano con un grande disegno che rappresentava l'Ultima Cena di Gesù con gli apostoli.
Voleva fare di quell'affresco un capolavoro e perciò lavorava con calma e attenzione. Nonostante l'impazienza dei frati del convento il disegno progrediva molto lentamente.
Per il volto di Gesù, Leonardo aveva cercato per mesi un modello che avesse tutti i requisiti necessari: un volto che esprimesse forza e dolcezza, spiritualità e intensità luminosa.
Finalmente lo trovò e diede a Gesù il volto di Agnello, un giovane franco e pulito che aveva incontrato per la strada.
Un anno dopo, Leonardo cominciò a girare nei quartieri malfamati di Milano e nelle bettole più equivoche e losche. Aveva bisogno di trovare il volto di Giuda, l'apostolo traditore. Cercava un volto che esprimesse inquietudine e delusione, il volto di un uomo disposto a tradire il migliore amico. Dopo notti e notti in mezzo a farabutti di ogni specie, Leonardo trovò l'uomo che voleva per il suo Giuda, Lo portò nel convento e si accinse a ritrarlo. In quel momento vide negli occhi dell'uomo brillare una lacrima.
"Perché?", gli disse Leonardo, fissando quel volto noto.
"Io sono Agnello", mormorò l'uomo. Lo stesso che le è servito da modello per il volto di Cristo".
Una bella anima fa bellissimo il volto.
Bruno Ferrero, Il canto del grillo, Elledici, Torino 1990 |
2 commenti:
Un geniale colpo di teatro!
Le mani di Gesù dipinte da Leonardo da Vinci nel Cenacolo, uniche nel dipinto, una con la palma verso il basso e l’altra verso l’altro indicano che Gesù era ambidestro come naturalmente era Leonardo e in parte Michelangelo Buonarroti? Caratteristica che si somma ad una intelligenza simile e a un volto somigliante nella maturità? Cfr. ebook (Amazon) di Ravecca Massimo: Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.
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