"I Gruppi di Acquisto Solidale sono gruppi di acquisto, organizzati spontaneamente, che partono da un approccio critico al consumo e che vogliono applicare i principi di equità ai propri acquisti (principalmente prodotti alimentari o di largo consumo).
Il termine "Solidale" è utilizzato dai GAS per distinguerli dal gruppo d'acquisto tout-court, che possono non presentare connotazioni etiche, ma essere solo uno strumento di risparmio. L'aspetto etico, o solidale, di tali gruppi, è quindi l'aspetto ritenuto più importante, che li connota come esperienze nel campo del consumo critico. Secondario ma altrettanto fondante è il richiamo all'importanza delle relazioni sociali ed umane o del legame con l'ambiente circostante o con le tradizioni agricole e gastronomiche.
I criteri che guidano la scelta dei fornitori (pur differenti da gruppo a gruppo) in genere sono: qualità del prodotto, dignità del lavoro, rispetto dell'ambiente. In genere i gruppi pongono anche grande attenzione ai prodotti locali, agli alimenti od equivalenti e agli imballaggi a rendere (fonte wikipedia)."
In un caso o nell'altro, qualità e risparmio vanno a braccetto, per un modo diverso di fare la spesa, soprattutto se possono osteggiare le multinazionali, strumenti infernali del consumismo, che meritano serrata battaglia.
Solo tra Liguria e Piemonte, ad esempio, sono possibili scambi che risalgono alla notte dei tempi e che gratificano palati e portafogli.
1 commento:
Infatti concordo affinchè si moltiplichino i GAS a livello interregionale, ogni comune dovrebbe offrire uno spazio pubblico per queste iiziative. Qui in AL la Coldiretti ha un mercatino il Lunedì, ma è ancora troppo poco
Lorenzo
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