giovedì 12 aprile 2012

Porto Maurizio

Imperia Porto Maurizio

Mia vita, volta a volta mi riporti 
a Porto Maurizio, paese di mia madre
che riflette nelle onde del Mar Ligure
cupole statue muraglioni strade

strette e in salita, scalinate
scavate tra chiese e magazzini
logge deserte e gli oleandri e i pini
marittimi e le agavi sfrondate,

paese dove tornavano i cap-horniers
marinai capaci di scapolare
ogni tempesta sino ad arrivare
ai più lontani approdi degli Oceani.

Tu lo sai che non sono mai stato Ulisse
non sono mai stato così scaltro, maturo
non avrei mai ingannato il povero 
ciclope facendomi chiamare Nessuno

e che la sola Itaca che conosco
è questo mio viaggiare, il cammino.
E mi fai tornare lì perché riparta,
e si compia di figlio il mio destino.

Giuseppe Conte (Imperia Porto Maurizio 1945)


4 commenti:

Gian Paolo ha detto...

Quadro di De Chirico.



Mi permetto di consigliare la lettura di: "Una donna oltre Capo Horn" di Neri Battistin Nerina. Edito da Centro Stampa Offset.
Narra, appunto, della portorina Rachele Salvo che, per seguire il marito, doppiò ben due volte il temuto capo a bordo di un veliero.

Alberto ha detto...

Giuseppe Conte non sarà mai stato Ulisse ma di posti ne ha girati. Oh, se ne ha girati.

Adriano Maini ha detto...

Sarà che ci sono passato per una vita da quelle parti, ma questi versi mi emozionano alquanto!

skip ha detto...

Ovunque la vita ci porti, le radici non si spezzano mai.

Bella poesia,Pia!